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il Convento di San Bonaventura al Bosco ai Frati e un capolavoro del Rinascimento: il trittico di Nicolas Froment

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Data / Ora
Date(s) - 22/10/2022
3:30 pm - 4:30 pm

Luogo
Convento di San Bonaventura al Bosco ai Frati

Categorie


SABATO 22 OTTOBRE
Ore 15.30
il Convento di San Bonaventura al Bosco ai Frati
e un capolavoro del Rinascimento: il trittico di Nicolas Froment
Ritrovo: Via di Lucigliano, 1 – 50038 Scarperia e San Piero (FI)
Contributo: € 15 a persona (€ 10 per i soci ArteMìa)
Il servizio sarà erogato da Prato Cultura Soc. Coop.

Un grande capolavoro del Rinascimento torna, dopo quasi duecento anni, dagli Uffizi al monastero che per secoli lo aveva custodito. È il Trittico raffigurante le Storie di Lazzaro, Marta e Maria, realizzato dal pittore francese del Quattrocento Nicolas Froment: rimosso dal convento di Bosco ai Frati (San Piero a Sieve) con le soppressioni napoleoniche, nel 1841 fu portato alla Galleria delle Statue e delle Pitture. Ora sarà protagonista di una mostra (dal 1 giugno al 6 novembre) organizzata proprio nel luogo di culto che per tanto tempo era stato la sua ‘casa’.

Il Trittico era stato commissionato dal vescovo Francesco Coppini – nato a Prato nel 1402 e morto a Roma nel 1464 – nel corso delle sue missioni diplomatiche all’estero: il committente, identificato dallo stemma, è raffigurato in preghiera davanti alla Vergine, sulla parte posteriore di una delle ante. Al centro è raffigurato Gesù che resuscita Lazzaro pronunciando le parole “Lazare veni foras”, scritte in caratteri d’oro. Il risorto, con il corpo ormai in decomposizione, si erge dal sepolcro, sotto lo sguardo delle sorelle Marta e Maria, che hanno il viso bagnato di lacrime.

Nell’estate dell’anno stesso in cui l’opera fu realizzata, Coppini fu richiamato a Roma dal papa, con l’accusa di reati politici e simonia. Condannato, venne privato dei suoi titoli e i suoi beni confiscati. Il dipinto entrò così in possesso della famiglia Medici e fu poi donato ai frati francescani di Bosco ai Frati, dove rimase fino alla soppressione del convento, in epoca napoleonica.

Molti sono i tesori nati per questo luogo, la cui fondazione risale al VII secolo. La fortuna del convento la si deve anche a Cosimo il Vecchio de’ Medici, che acquistò l’intera zona su cui sorge ancora oggi il complesso religioso e la selva adiacente, assumendone il patronato e la direzione dei lavori di ammodernamento, che affidò all’architetto Michelozzo.

Prenotazione obbligatoria.
Per Info e prenotazioni:
info@artemiaprato.it
340 51 01 749
Rispondiamo al telefono nei seguenti giorni ed orari:
dal Martedì al Venerdì dalle 10 alle 17.

Per prenotare, avere informazioni o procedere al pagamento delle attività che proponiamo rivolgersi – a partire dal 04 ottobre –  alla biglietteria del Museo dell’Opera del Duomo (in piazza del Duomo a Prato, con ingresso esattamente sotto il campanile) con orario continuato 10 – 17, dal martedì al venerdì.

Il servizio sarà erogato da Prato Cultura Soc. Coop.

Il contributo richiesto per la visita guidata non è rimborsabile in nessun caso.
È possibile disdire la prenotazione entro 24 ore dall’orario di inizio della visita guidata, in tal caso vi verrà dato un credito che potrete spendere su un’altra visita dello stesso costo entro un anno di tempo. Non è possibile disdire la prenotazione oltre le 24 ore dall’inizio della visita guidata, in tal caso il contributo è perso.

 

Bookings

Le prenotazioni sono chiuse per questo evento.

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