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Curarsi nell’Arte

Il mese di marzo sarà dedicato anche ad un nuovo percorso realizzato da PratoCultura e promosso da ArteMìa: Curarsi nell’Arte. Un mondo, quello delle istituzioni assistenziali storiche, ricco di opere d’arte e di storia secolare che merita di essere conosciuto. 

Il complesso dell’Ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze, ad esempio, fu fondato nel 1288 da Folco Portinari – padre della celebre Beatrice amata da Dante – e pur essendo ancora oggi in attività ospita, dal 2014, un museo che è possibile visitare su appuntamento insieme ad alcuni ambienti storici come l’antica spezieria e il chiostro delle medicherie (noi lo visiteremo sabato 26 marzo). 

Oppure lo Spedale degli Innocenti di Firenze che – nato per accogliere e allevare neonati illegittimi o abbandonati (il primo del genere in Europa) e costruito a partire dal 1419 su progetto di Filippo Brunelleschi – non solo è oggi famoso per essere una delle prime architetture rinascimentali in assoluto, ma ospita anche un moderno Museo, riallestito nel 2016 (noi lo visiteremo domenica 27 marzo).

Anche le nostre visite al Museo di Palazzo Pretorio (per il quale abbiamo cambiato data e si svolgerà sabato 05 marzo) e al Museo dello Spedale del Ceppo di Pistoia (che visiteremo sabato 12 marzo) possono essere inserite in questo percorso sull’arte all’interno di strutture assistenziali. 

Al museo di Palazzo Pretorio, infatti, oltre ad essere conservate opere che provengono dallo Spedale della Misericordia e Dolce, si trova la Spezieria dello stesso Spedale pratese, con i bellissimi vasi officinali realizzati nella seconda metà del Settecento dalla manifattura Ginori di Doccia; mentre lo Spedale del Ceppo, fondato nel 1277 e rimasto funzionante fino al 2013, racconta la sua storia attraverso il famosissimo fregio robbiano in terracotta invetriata con le “sette Opere di Misericordia” o il settecentesco “Teatro anatomico” utilizzato dagli studenti di medicina per le dimostrazioni anatomiche, effettuate tramite dissezione di cadaveri da parte del docente.


La prenotazione per queste visite guidate – erogate da Prato Cultura – è sempre obbligatoria e si può fare tramite ArteMìa a questi recapiti: info@artemiaprato.it – 340 51 01 749  (numero attivo dal martedì al venerdì: 9.00-15.00; il giovedì 9.00-18.00 ed il sabato 10.00-13.00). I soci dell’Associazione ArteMìa hanno diritto ad uno sconto su tutte le visite guidate di questo percorso.


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